Al via il TG Grecanico: Museo Rohlfs e LaC insieme per il rilancio della Calabria Greca
Il Museo della Lingua Greca Gehrard Rohlfs e LaC inaugurano una nuova collaborazione. Con il TG Grecanico si aprono nuovi spazi di informazione e comunicazione per una Calabria greca a cavallo tra tradizione e innovazione. E un nuovo modo di fare narrazione e divulgazione. Martedì 9 aprile alle 16 a Bova la conferenza stampa di presentazione.
di Silvio Nocera
Per l’Area Grecanica martedì 9 aprile 2024 si apre una nuova finestra. Presso il Museo della Lingua greca Gehrard Rohlfs di Bova assieme a LaC lanceremo il progetto del TG Grecanico, sulla scorta di quanto già avviato per la comunità arbereshe e nel solco di una rinnovata attenzione per la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche e culturali di Calabria.
Utilizzo a ragione il termine “finestra” nella sua accezione più mediologica per indicare quello che nella comunicazione viene identificato come nuovo spazio informativo.
Il TG Grecanico, elaborato in italiano e sottotitolato in grecanico, mira a spalancare gli stipiti della comunicazione su un mondo, la Calabria Greca, di cui si parla ancora troppo poco, ma che, con alla testa Bova, è tra i pochi ad avere ribaltato una sentenza di condanna a morte comune alla grande maggioranza delle aree interne del nostro Paese.
Perché Bova, Capitale della Bovesìa, è, tra i paesi dell’area, quello che ha dimostrato che il trend di de-sviluppo può essere invertito. Negli ultimi 10 anni, da quasi paese fantasma, ha abbracciato una strategia di sviluppo diretta alla valorizzazione del suo patrimonio culturale attraverso gli studi linguistici, il turismo esperienziale e l’ospitalità diffusa. Oggi a Bova c’è un sistema di ospitalità diffusa, due musei e un terzo di prossima apertura, cinque ristoranti, un'attenzione e una cura di comunità verso il proprio patrimonio storico, archeologico e immateriale E' stata costruita una nuova strada, sono stati ristrutturati molta parte degli edifici del borgo e il paese si offre come meta turistica di nicchia per appassionati di ricerca, in primis linguistica.
Raccontare Bova e tutta l’Area Grecanica, con una programmazione legata a una striscia informativa settimanale rappresenta una tripla scommessa: fare riscoprire ai circa 2 milioni e 600 mila spettatori di LaC uno dei patrimoni più antichi di tutta Italia, raccontare i nuovi fermenti della Calabria Greca che si muovono tra tradizione e innovazione, rafforzare il sentimento di riconoscimento e identità promuovendo l’uso del grecanico.
Si tratta di una scommessa che ha alla testa il Museo Rohlfs per cui curo il comparto comunicazione e che è proiettato a rafforzare la dimensione della ricerca scientifica e di un nuovo modo di fare divulgazione e narrazione.
E’ una scommessa che facciamo tutti insieme e per la quale siamo grati a LaC. Non solo perché , come diceva Corrado Alvaro, “il calabrese vuole essere parlato”, ma soprattutto perché, mai come adesso, la Calabria, e con essa le sue enclavi, ha bisogno di riscoprire l’orgoglio e la dignità della sua storia e dei suoi patrimoni. Perché parlare e far parlare vuol dire vivere e fare (ri)vivere.
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