Omaggio al mio bisnonno Vincenzo Versace
Il ricordo di una nipote verso il nonno diventa occasione per esprimere l'amore verso la cultura dei Greci di Calabria
di Maria Caterina Lo Giudice - Docente del Liceo Classico "Tommaso Campanella"
Kalimera nonnino,
Ti kanis?
Ti voglio scrivere anche oggi quello che sei stato per me. Vedi, tu per me sei stato grecanico, amore grecanico, vita grecanica.
E chi entra in questo mondo tanto strano, chi si immedesima in questo mondo tanto colorato e tanto melodioso, non lo scorda più.
Mi hai dato in dono il tuo cuore grecanico.
Mi hai trasmesso tanto dolce amore quando mi dicevi i numeri nella tua lingua. Ricordo solo ena, dia, tria, pente. Non capivo, ma mi piaceva. Mi piaceva perché eravamo io, tu e il grecanico. Sei nato a Jalò che è rimasta per sempre nel tuo sangue.
Mi hai regalato curiosità e passione greca.
I tuoi baffoni trasudavano saggezza, fatica, amore, dedizione, famiglia.
Nel tuo ricordo ho proseguito il tuo mondo, semplice, strano e da me non compreso.
La tua melodia numerica mi riempiva il cuore mentre mi tenevi in braccio, con il tuo cuore.
Te ne sei andato chiamandomi e io chiamandoti mi nascondo nel tuo colorato e melodioso mondo che ora è il mio.
Con amore, Maruzzedda
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